Frutta Martorana

Descrizione

La frutta martorana anticamente “Pasta riali di mennule” nasce nell’antico convento palermitano, “Martorana” da cui prende il nome, allora gestito dalle “Nobili Signore dell’ordine di San Benedetto”.

Un antico aneddoto, che risale al XVI secolo, narra che le Nobili Signore, in occasione di una visita reale, per abbellire il frutteto, sempre molto curato, crearono frutta di ogni genere, servendosi della pasta reale, imitando alla perfezione quella vera. Così da riempire gli alberi, che in quel periodo ne erano sprovvisti, il Re Carlo V, restò stupefatto da tanta abbondanza, senza dunque accorgersi d’esser stato burlato.

Verso la fine dell’800 con l’abolizione delle corporazioni religiose e la chiusura dunque del convento, le specialità delle “nobili signore”, divennero patrimonio di tutta la città. Tramandando nei secoli questa folkloristica arte dolciaria.

Seguendo l’antica tradizione siciliana, la nostra frutta martorana viene abilmente lavorata secondo le antiche memorie trasformando ogni dolce in un piccolo capolavoro fedelmente riprodotto.

Dalle mani abili dei pasticceri siciliani e secondo le antiche ricette la “frutta martorana” viene ancora prodotta e tramandata alle nuove generazioni.

Il profumo, i colori vivaci e le varie forme danno vita ad un “banco variopinto” tutto l’anno e non soltanto durante le festività dei morti, in cui era protagonista tanti anni fa.